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Meccanismi di Pagamento per i Servizi Ecosistemici

La valorizzazione delle risorse paesaggistico-ambientali e la tutela del Capitale Naturale si sono nel tempo basate su diverse forme di mercato, volontarie, stabilite dalla legge o sovvenzionate dallo stato, che si sono rivelate più o meno efficaci.

In aggiunta ai mercati di tipo tradizionale, di recente è stato proposto uno specifico approccio definito "Payment for Ecosystem Services (PES)": si tratta di una nuova forma di scambio finalizzata alla salvaguardia e/o al recupero dei sistemi ecologici e dei servizi da essi forniti. Uno schema di PES può essere definito, in generale, come un accordo volontario e condizionato fra almeno un fornitore (venditore del servizio) e almeno un acquirente (beneficiario del servizio), riguardo a un ben definito servizio ambientale.

Con PES possiamo dunque comprendere tutta una serie di meccanismi di mercato finalizzati a tradurre valori ambientali non monetizzabili in reali incentivi finanziari per gli attori locali affinché promuovano e supportino il mantenimento delle molteplici funzioni ecologiche offerte dalla biodiversità e dal capitale naturale. Si crea così un meccanismo di gestione efficace delle risorse naturali che al contempo dovrebbe assicurare la qualità dell'ecosistema e la fornitura del servizio.

 

Servizi Ecosistemici e sperimentazione di Modelli di PES in Ecopay Connect 2020

La gestione delle aree protette è spesso messa in difficoltà economica dalle limitate risorse finanziarie proprie degli enti gestori. Per rendere economicamente sostenibili gli interventi necessari per la conservazione, è quindi necessario trovare nuove soluzioni. Una di queste può essere rappresentata dall'attivazione di tecniche partecipative tra l'ente Parco e soggetti privati che operano nel territorio: i cosiddetti Pagamenti per i Servizi Ecosistemici (PES).

L'azione di valorizzazione dei servizi ecosistemici tramite schemi PES verrà attuata in continuità con l'esperienza positiva di un precedente progetto (ECOPAY CONNECT OGLIO SUD), finanziato da Fondazione CARIPLO nel bando 2014, grazie al quale il Parco Oglio Sud, in collaborazione con ETIFOR e Università di Padova, ha sviluppato una serie di forme di scambio tra privati e ente Parco, vantaggiosi per entrambe le parti, per la valorizzazione dei servizi ecosistemici nelle aree fluviali. In particolare, sono stati raggiunti accordi di co-gestione tra le attività del Parco dell'Oglio Sud e le aziende di pioppicoltori che commercializzano prodotti in legno e carta certificati FSC. L'approccio sperimentato in questo progetto può essere così considerato uno studio "pilota" che in Ecopay Connect 2020 sarà replicato e diffuso anche negli altri Parchi. In particolare, per il Parco dell'Oglio Sud si prevede la replica e ampliamento dello schema PES già applicato tra il Parco e il settore della pioppicoltura sostenibile certificata FSC. Lo scopo è quello di convertire le tecniche di gestione dei pioppeti, ricadenti nelle aree del Parco, da pratiche di gestione tradizionale a pratiche responsabili secondo i requisiti del Forest Stewardship Council.

Per gli altri parchi la definizione di schemi PES, a cura di FSC Italia in collaborazione con ETIFOR, passerà attraverso diverse fasi:

  1. analisi dei Sevizi Ecosistemici presenti nel territorio interessato dal progetto, con particolare attenzione ai "servizi idrici", poiché la risorsa idrica è elemento che accomuna i quattro Parchi
  2. analisi dei portatori di interesse per identificare potenziali "compratori", sponsor, politiche e strumenti per finanziare i servizi ecosistemici
  3. studi di fattibilità sintetici per le aree identificate
  4. processi di marketing e negoziazione di contratti di co-gestione basati su sistemi PES, almeno su un ente Parco.

Case History

L'acqua potabile a New York
La qualità e il livello di approvvigionamento dell'acqua di molte grandi metropoli dipendono dallo stato delle foreste all'interno delle aree limitrofe. Un esempio è la città di New York in cui è stato attivato uno dei primi schemi di tipo PES proprio nel settore idrico. L'azienda municipalizzata della città per la fornitura di acqua potabile si è accordata con i proprietari forestali del bacino di captazione: i proprietari si sono impegnati a gestire i propri boschi secondo pratiche ecologicamente sostenibili che permettessero il mantenimento del SE di fornitura della risorsa idrica a valle. In cambio i proprietari delle foreste hanno avuto una compensazione economica, ottenuta attraverso un'addizionale sulla tariffa idrica, pagata dagli utenti finali.L'accordo e la stipula del PES ha permesso un risparmio di spesa sui 6-9 miliardi di dollari necessari per realizzare un impianto di depurazione, i cui costi sarebbero comunque gravati sui cittadini, garantendo ai proprietari forestali un flusso annuo e costante di reddito.

Il caso dell'acqua minerale Vittel
La multinazionale Vittel produttrice di acqua in bottiglia rischiava di vedere contaminate da nitrati le sorgenti montane da cui capta l'acqua a causa dell'intensificazione delle attività agricole e dello spandimento di liquami nel bacino di captazione. Dopo uno studio decennale delle pratiche di gestione agronomica per migliorare la qualità dell'acqua e una negoziazione con i proprietari agricoli e forestali, Vittel ha identificato le pratiche agricole sostenibili che gli agricoltori potevano adottare in cambio di incentivi e finanziamenti per l'acquisizione di tutte le modifiche tecnologiche necessarie. Si è così raggiunta una riduzione dei nitrati in falda e la conversione al biologico da parte di numerosi agricoltori.


Fonti Bibliografiche

"L'economia degli ecosistemi e della biodiversità" Commissione Europea, 2008

"Definizione del metodo per la classificazione e quantificazione dei servizi ecosistemici in Italia. Esiti del tavolo tecnico Verso la strategia nazionale per la biodiversità" Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, 2009

"Servizi Ecosistemici e Sostenibilità". Santolini R., ECOSCIENZA Numero 3, 2010

"Mettere in gioco i servizi ecosistemici: limiti e opportunità di nuovi scenari sociali ed economici" R. Santolini, E. Morri, R. Scolozzi - Ri-Vista ricerche per la progettazione del paesaggio, 2011

"Green infrastructure implementation and efficacy. Final Report" IEEP Institute for European Environmental Policy, 2011

"The Multifunctionality of Green Infrastructure" European Commission DG Environment, 2012

"A spatial assessment of ecosystem services in Europe: Methods, case studies and policy analysis - phase 2" PEER Partnership for European Environmental Research, 2012

"Delphi-based change assessment in ecosystem service values to support strategic spatial planning in Italian landscapes" R. Scolozzi, E. Morri, R. Santolini, 2012

"Mapping and Assessment of Ecosystems and their Services" European Commission, 2013

"Spatial analysis of green infrastructure in Europe" EEA European Environmental Agency Technical report n° 2/2014

"Summary: Responding to the Value of Nature 2009" TEEB The Economics of Ecosystems & Biodiversity

Tinch, R. 2009. "LIFE+ MNG Dai Servizi Ecosistemici ai Pagamenti per i Servizi Ecosistemici (PES)" Calvo E., Comini B., Concetti B., Marino D., Morri E., Santolini R., 2016

"Pagamenti per Servizi Ecosistemici. Guida tecnica per la definizione di meccanismi innovativi per la valorizzazione dei servizi idrici e la governance ambientale". Etifor Srl e Università di Padova. Masiero, M., Leonardi, A., Polato, R., Amato, G., 2017

"Primo rapporto sullo stato del capitale naturale in Italia" Comitato per il Capitale Naturale, 2017

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